Fatti non foste per vivere come... bigotti! Un libro scritto durante l'anno di Dante ma senza alcuna pretesa se non quella di giocare con le rime. Un libro ironico e pungente ma anche capace, come solo la poesia sa fare, di incidere profonde sensazioni. Don Ciccio ha un problema: il suo vescovo vuole trasferirlo di parrocchia. Per il sacerdote è un dramma che lo sprofonda in un vero Inferno: quello dei bagagli da fare, delle abitudini da cambiare, degli amici da salutare. Dentro di sé fa di tutto per evitarlo mentre fuori deve mostrare buon viso a cattivo gioco. E quando alla fine si decide ad obbedire inizia il suo Purgatorio: fatto di nuovi incontri, esperienze inaspettate, una rispettabilità da costruire giorno per giorno in mezzo ai suoi nuovi parrocchiani. E alla fine di tutto si ritira nel Paradiso della sua anima, dei suoi ricordi, proprio mentre il mondo si scontra con il dramma della pandemia.
Un semplice percorso spirituale, da vivere con i ragazzi, attraverso quei 14 gesti del cuore umano che sono le opere di misericordia, che servono al corpo per nutrire anche l'anima e sanano l'anima per rendere migliore il mondo dei corpi. Per ogni opera vengono offerti alcuni contributi: una meditazione tratta dalla vita di tutti i giorni di un "curato di campagna", l'autore stesso; l'esame di un "documento inedito" che proviene da un testimone molto "originale" dell'epoca di Cristo, Giuda Iscariota; un insegnamento di papa Francesco che ci collega allo spirito autentico dell'Anno giubilare; alcune provocazioni e appunti sparsi, quasi i "post" di un blog su Internet; e infine un piccolo impegno, concreto e verificabile, per praticare l'opera di misericordia e vivere il Giubileo.
Se oggi si chiede a qualcuno come sta, la risposta è quasi sempre: "Sono stanco". La frenesia e i ritmi impossibili stanno trasformando la vita in uno sfiancante elenco di cose da fare. Tutto diventa un dovere monotono, manca il piacere delle piccole cose e delle sincere libertà di cui tutti abbiamo bisogno per non diventare automi infelici nel nostro ambiente sociale e isterici insoddisfatti nella sfera degli affetti. Questo libro offre consigli pratici per trovare respiro tra le varie incombenze dell'esistenza, invitandoci a dare valore a ciò che è importante per la nostra felicità. Vuoi imparare ad arrivare a sera con un sorriso e senza urlare come un'isterica?
Il catechismo è una scuola di vita anziché di dottrina: se ben spiegato, è capace di far compiere scelte concrete e motivate da profonda convinzione anche in ragazzi adolescenti. Per un parroco, la catechesi è - insieme alla liturgia - la priorità non negoziabile. Il modo migliore per assistere le famiglie è con catechiste preparate, convinte, con fedeltà al Vangelo e fantasia di comunicazione. "Se si vive il fare catechismo come alta forma di educazione alla vita, allora si accettano i fallimenti, i ripensamenti, le prospettive nuove di attività: perché la catechesi cambia con i tempi pur rimanendo sempre se stessa. Sono felice quando devo incontrare le mie catechiste. So di poter condividere con loro la passione per il Signore e di poter inventare insieme come attrarre a Lui i nostri ragazzi."
Foglietto illustrativo
Controindicazioni alla lettura
Non dovete leggere questo libro se vi scandalizzano le seguenti 10 frasi:
1. I cattolici sono poco efficaci nel comunicare le verità di fede.
2. I cattolici dovrebbero sapersi integrare nella cultura del tempo.
3. I preti sono pochi perché i giovani li scambiano per assistenti sociali.
4. La morale della Chiesa è vista come una serie di obblighi scollegati dalla realtà.
5. La preghiera è capace di creare bigotti insipidi e acidi.
6. Non esiste nulla di più noioso di un cattolico impegnato che organizza conferenze.
7. Davanti alla politica la Chiesa sembra una pecorella indifesa.
8. Discutere con un laicista agguerrito è inutile. Di solito.
9. Per non perdere fedeli noi sacerdoti accettiamo compromessi da brivido.
10. Sappiamo legare due giovani in matrimonio, ma non sappiamo più liberarli se ci accorgiamo che è stato un grave errore farlo.
Ad ognuna di queste frasi è dedicato un capitolo di questo libro, che è umoristico, cioè diabolicamente serio. Se, dopo aver letto tutto questo, volete proprio aprirlo sono affari vostri. Io vi ho avvertito. Ok?
Diego Goso
Don Diego Goso è sacerdote della Diocesi di Torino. Giornalista, blogger e scrittore. Si occupa di scuole materne, pastorale giovanile e comunicazione istituzionale. Ha scritto questo libro nel suo decimo anno di messa convinto che essere prete sia la cosa più straordinaria che gli è capitata nella vita. Ogni giorno dialoga con i suoi lettori sul sito "http://www.lospillo.it/"www.lospillo.it.
Per Effatà Editrice ha pubblicato: Cattolicesimo. Manuale di sopravvivenza, una ricerca umoristica sulla vita delle comunità parrocchiali. Scherzi da prete. Ridere della religione, religiosamente, una raccolta di aneddoti e testi comici sul mondo cristiano e le vite dei papi. Il Vangelo secondo... Dr. House, un’analisi della famosa serie televisiva in chiave cristiana. Il Vangelo secondo... i Simpson, una rilettura della vita e della fede accompagnati da Homer e famiglia.